Giornalista investigativo definizione
Il giornalismo investigativo consiste in una forma particolare di giornalismo che, come si desume dal nome, utilizza delle attività investigative allo scopo di far emergere delle situazioni occulte o nascoste che possono essere di rilevo sociale e di interesse pubblico.
Il giornalismo investigativo si distingue da quello ‘classico’ o informativo, che è quello che possiamo vedere sui giornali ogni giorno e che comunica alla popolazione delle notizie rilevanti di vario tipo, ma senza ‘scavare’ nella notizia e senza reportage particolarmente approfonditi.
Quando l’analisi della notizia non si limita ai fatti emersi, cioè a quelli visibili e chiari, ma scava in profondità nelle radici della notizia, allora si può parlare di giornalismo investigativo.
In genere, questo tipo di attività informativa non spetta ad una sola persona, ma richiede un lavoro di team, ed una conoscenza specializzata da parte del giornalista del campo o del settore riguardo al quale conduce l’inchiesta.
Non solo: a differenza del giornalismo informativo, quello investigativo richiede un lavoro nel tempo, e si può trattare anche di un lavoro di mesi o di anni a seconda della complessità dell’indagine.
Come scrivere un’inchiesta giornalistica
Caratteristiche principali e generali del giornalismo investigativo sono:
- il fatto che si tratta in modo approfondito una certa materia o un argomento;
- il fatto che l’argomento ha un grande rilievo sociale, o comunque la sua conoscenza risulta utile;
- un lavoro spesso più lungo e complesso di quello che spetta al giornalismo informativo;
- le informazioni devono essere dettagliate;
- spesso ci si basa su più fonti, per avere un quadro completo e attendibile della situazione e si prediligono fonti non anonime;
- il controllo della veridicità delle fonti (o fact cheking, che deve essere effettuato da ogni giornalista, ma in particolare da quello investigativo) e delle informazioni è più approfondito e curato di quello ‘classico’.
Il giornalismo investigativo richiede un giornalista preparato, indipendente (che non si faccia corrompere anche solo ideologicamente, in modo da poter riportare informazioni corrette e imparziali), ma alle sue spalle ha anche una buona disponibilità economica.
Difficile immaginare un piccolo giornale con scarsi fondi nel gestire un team di professionisti e dare loro possibilità e strumenti di focalizzarsi su un’indagine per tempi lunghi.
Il giornalista investigativo si avvale di diversi strumenti, come documenti di provenienza istituzionale (ad esempio documenti governativi), dei rapporti con le fonti confidenziali, sia private che istituzionali, delle fonti online e offline aperte a tutti, delle investigazioni giornalistiche.
Scopo del giornalista investigativo è trovare le “fonti primarie” di una notizia, elaborarle, confrontarle con le altre e in genere lo fa in un ampio margine di libertà di azione e – come abbiamo detto – di tempo.
Come diventare giornalista d’inchiesta
Il giornalista investigativo è quindi un giornalista professionista come ogni altro, ma particolarmente preparato nel campo dove vuole investigare; deve recarsi ‘sul campo’, ricercare le fonti (specie quando la ricerca non è semplice o viene ostacolata), e non avere timore di assumersi le sue responsabilità in conseguenza a superficialità o a errori.
Dopo la formazione come giornalista, è possibile in alcune città specializzarsi con un master in giornalismo d’inchiesta per imparare a gestire gli strumenti del mestiere e come muoversi fra fonti, inchieste, interviste, valutazioni.
Tra le tematiche affrontate dal giornalismo d’inchiesta vi sono quelle riguardanti le attivita della sfera criminale (come il terrorismo, il crimine organizzato, il traffico di esseri umani, l’economia canaglia), i temi riguardanti la corruzione (come i misfatti delle multinazionali), e le inchieste sociali su fenomeni di costume o culturali controversi (come la prostituzione, l’immigrazione, le mode giovanili).